Per riffletere sui confini bisogna rivolgersi ad un personnaggio che, con le sue moltiple funzione simbolizza bene la complessita del tema dei confini: Hermes.
Nella mitologia greca, Hermes è il dio dei confini. Ma è anche quello dei viaggiatori, dei pastori e dei mandriani, degli oratori e dei poeti, della letteratura, dell’atletica, dei pesi e delle misure, del commercio e dell’astuzia caratteristica di ladri e bugiardi ed accompagna anche le anime nel regno sotterrane dell’Ade...tenuto conto di tutte queste funzione pensare i confini non è affare facile.
Se ci sono tanti problemi con i confini è perchè Hermes non mantiene piu l’equilibrio.
Con il mito, si puo capire come si organizza il mondo dei confini. Hermes è dio dei confini in un duplice senso: prima, protegge la casa e le greggi e poi protegge le strade mantenendole percorribili; fa anche il messaggero tra gli dei e gli uomini, permettando gli scambi tra di loro ed evitando una contaminazione tra il regno divino e quello umano, senza lui si puo avere una forma di perdita delle reciproche identità.
Nel Pantheon greco, Hermes è spesso rappresentato con Hestia, la dea del centro della casa, loro due rappresentano la continuità e la stabilità. Quest’associazione insista sulla necessità di un’articolazione costante tra centro e confini. Il mondo umano è polarizzato con un dentro e di un fuori. Il "dentro" rassicurante e il "fuori" inquietante.
Hermes è il simbolo del passaggio dalla chiusura del privato all'apertura del pubblico.
Ma cosa si passa quando Hermes sostituisce Hestia?
Se si perde il punto di riferimento c’è il pericolo di uno sviluppo di un comportamento ossessivo. In questo caso si vede bene l’importanza del controllo sui limiti che separa qualcuno dagli altri.
Un’ altro problema può risultare della perdita di questo punto: un’intruzione nella vita privata perchè non si sa più dove commincia ne' dove finisce la proprietà privata. Bisogna pensare al espansione del mercato e alla globalizzazione che sono la rapresentazione di questa perdita di punto di riferimento dove lo spazio di communicazione e di consumo non si distinguono più di quello della vita privata. O ancora quando il potere politico si incrosta in tutti campi della vita privata. Si puo allora dire che Ermes ha sostuito Estia, confondendo il dentro e il fuori, cancellando la frontiera tra interno-esterno. Questa sostituzione è all’origine di una riorganizzazione del modo di vita di ognuno che deve imparire a vivere con queste nuove regole senza pero dimenticare che c’è bisogno di mantenere uno spazio privato.
Diventa necessario ritrovare quell’equilibrio greco: non si deve avere un centro chiuso, bisogna al contrario che questo spazio possa essere percorso: è il caso dello spazio pubblico politico, per la maggior parte sempre in movimento, questo spazio è un passaggio dalla chiusura del privato all'apertura del pubblico, rappresentando il passaggio dell’introversione all’estroversione di una persona.
vendredi 16 octobre 2009
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Questo testo mi piace molto, ma dovresti correggere gli errori Davia..;sono pochi e sono soprattutto di ortografia...qualche preposizione...vas y! chiara
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