mardi 13 octobre 2009

LAVORA O SEI DISINTEGRATO!



Nelle nostre società contemporanee, c'è una frontiera ,costruita dagli uomini, tra la gente che lavora e quella che è disoccupata. Il lavoro non è solo un mezzo per sostenere le loro esigenze, ma da anche un stato sociale.
Avere un lavoro è necessario per incontrare degli amici, di potere parlare in società e sopratutto di essere credibile. Quando qualcuno deve dire che non ha un lavoro, lui confessa di essere disoccupato più che dice.
Per esempio, quando andiamo al ristorante con amici, parliamo tutti del nostro lavoro o delle storie d'ufficio. E se non siamo parlando del lovoro, parliamo delle cose che abbiamo comprato, vestiti, macchina etc. E il disoccupato? Non può parlare di queste cose. Allora si tace.

Dunque c'è chiaramente una frontiera tra quelli che sono nella società, gli insiders, e quelli che sono a l'esterno, gli outsiders.

E questa frontiera è molto difficile a superare. Perchè gli insiders mettono ostacoli per impedire agli altri di entrare nel loro mondo; chi sa, lui potrebbe prendere mio lavoro?

E se la disoccupazione diventa una disoccupazione di lunga durata, allora può diventare un'esclusione sociale.
Per i lavoratori esiste un network sociale stabile a per gli altri c'è solo l'esclusione. L'integrazione sociale non funziona.
Tra l'esclusione e la vita lavorativa, la frontiera ha la pelle dura.

Gabriel Lalande

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