mardi 13 octobre 2009

immigrati o extracomunitari?

Per tanti anni l'Italia è stata considerata come un paese di accoglienza per gli stranieri. Purtroppo, c'è stato un cambiamento quasi radicale che si fa sempre più sentire nei comportamenti della nuova società italiana. Per questa ragione mi sono interessato da più vicino alla parola extracomunitario che definisce nella coscienza collettiva una forma di confine anzi una vera frontiera raziale. Cosi la cosa che ci interessa di piu non è tanto di sapere quanti immigranti ci sono in Lombardia,Puglia etc....ma piuttosto di descrivere e capire, attraverso l'analisi di una parola della lingua italiana,il sentimento che nasce nel cuore delle persone (che sia del sud o del nord), difronte al fenomeno dell'immigrazione.
Se ci fermiamo un attimo sulla parola extracomunitario che cosa ci viene subito in mente? A che cosa ci fa pensare? Letteralmente l’aggettivo extracomunitario indica cose e persone che appartengono a (o provengono da) paesi estranei alla Comunità europea.Ecco per la definizione formale.
Quindi questa parola,se la prendiamo letteralmente, dovrebbe applicarsi a tutti gli abitanti dei paesi non Comunità Europea. Sappiamo invece che non è cosi:quando si parla di extracomunitari si riferisce quasi esclusivamente agli immigrati che vengono dall'Africa,oppure dei paesi del Est. Fattevi questa domanda:Qualcuno di voi ha gia sentito un italiano riferirsi ad un cittadino svizzero chiamandolo extracomunitario??Ovviamente la risposta è no....Perche con questa parola la lingua italiana dà la possibilta di identificare lo straniero come un "cosa" negativa per il benessere del paese.Anzi i concetti introdotti da questa parola sono due: Il primo è il riferimento alla Comunità Europea,e da un certo punto alle sue frontiere(anche se è difficile delimitare le frontiere dell'Unione Europea).Il secondo è proprio il modo negativo in cui lo straniere,l'immigrato viene chiamato:è cosi che si puo identificare il nemico.
EXTRACOMUNITARI si traduce "voi non fate parte ne della nostra zona, nemmeno della nostra cultura".E un messagio violente mandato agli immigrati.Con una parola sola si puo indovinare qual è la paura di una parte della popolazione italiana,lo straniero.Nasce un sogno claustrofobico di isolamento.E questa la vera frontiera dietro della qualle tanti italiani cercano di protegersi....
Pero se questa parola ci spaventa noi francesi,i soliti difensori del uguaglianza tra gli uomini,se no esiste nel vocabolario francese,chi puo affermare sinceramente che la paura dello straniero non è presente oggi nella nostra società?Abbiamo altre barriere,alle frontiere insormontabili per chi vuole integarsi.....

2 commentaires:

  1. Non Mi piacciono i copier/coller...la prima parte è stata copiata pari pari da un articolo pubblicato su Panorama (che è pure un pessimo giornale)...il resto ho sottlineato in rosso gli errori a te correggerli.

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  2. Non riesco a sottlineare niente in questo blog, quindi stampo il tutto e te lo do domani...

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